domenica 4 marzo 2012

Le lotte per il trono della Regina Vittoria. (III)

Poco dopo l'undicesimo compleanno di Vittoria, Giorgio IV morì e, all'età di 64 anni, il duca di Clarence venne incoronato con il nome di Guglielmo IV. A quel punto Vittoria era di fatto l'erede al trono: sarebbe succeduta allo zio , già anziano e senza eredi propri.

Guglielmo IV del Regno Unito

La duchessa sua madre cominciò a presentarla come futura regina, l' 1 agosto 1832, all'età di tredici anni Vittoria intraprese il suo primo viaggio nel paese (organizzato da Conroy): un tour di tre mesi tra Galles, Midlands e il Cheshire. La ragazzina detestò quel viaggio. Odiava avere sempre Conroy intorno, le interminabili cene ed i ricevimenti in compagnia di adulti noiosi. Il 24 settembre 1832, all'età di quattordici anni, scrisse sul suo "Diario del buon comportamento" di essere stata:
"tanto, tanto, tanto cattiva"
sottolineando ogni parola quattro volte. Ma nonostante le sue lamentele e la rabbia del re di fronte alla intraprendenza della duchessa di Kent, i tour continuarono: la costa meridionale, l'Isola di Wight; nuovamente le Midlands e il Nord, oltre a sporadiche visite in località balneari e in palazzi aristocratici nel corso di tutto l'anno.

Nel frattempo il mondo politico dibatteva sul fatto che il nome Vittoria non fosse adatto ad una regina. Il re cercò addirittura di imporre alla duchessa di cambiare il nome della figlia in Carlotta o Elisabetta. Inizialmente la duchessa accettò, per poi cambiare idea, orgogliosa che la figlia portasse il suo stesso nome. (Simpatico pensare che se avesse ceduto ed acconsentito al cambiamento, l'età "vittoriana" non sarebbe mai esistita, al suo posto parleremmo di un'età "carlottiana" O_O ).
Nonostante tutti gli sforzi della duchessa di Conroy, per avere il controllo sulla successione al trono di Vittoria, e gestire di fatto in potere in sua vece, il tempo non giocò a loro favore. Quando la principessa compì sedici anni, re Guglielmo non dava minimamente segno di voler morire, anche se la sua salute non era delle migliori. La coppia cominciò a temere che il suo piano fallisse e ne escogitò uno nuovo.

Portrait of Marie Louise Victoria duchess of Kent.

I due iniziarono a far circolare la voce che Vittoria non era pronta a diventare regina e che avrebbe preferito affidare il potere alla duchessa sua madre, almeno fino al compimento dei ventuno anni. Al tempo stesso fecero di tutto per convincere la ragazza ad affidare loro posizioni di potere una volta che fosse salita al trono.

Nell'autunno del 1835, Vittoria si ammalò di tifo, ed i due pensarono di approfittarne (per la serie la stronzaggine non ha mai fine!!). Mentre la principessa era a letto con la febbre, la duchessa tentò a più riprese di costringerla a firmare un documento nel quale  nominava Conroy suo segretari personale, ossia gestore dei suoi beni. Ma Vittoria annotò sul suo diario dopo anni:
"non cedetti nonostante la malattia e la loro insistenza"
Insomma si oppose con fermezza alla stronza... scusate, ad ogni richiesta della madre.


Anche il re era ben deciso a non cedere. Nonostante fosse malandato era determinato a non lasciare il trono fintanto che la nipote non avesse compiuto diciotto anni.
Egli odiava la duchessa di Kent e l'ultima cosa che desiderava era aiutarla a diventare reggente. Così tenne duro, sperando di sopravvivere fino alla maggiore età di Vittoria.
"Oggi compio 18 anni! Sono grande!"
annotò festosa la principessa il 24 maggio 1837. Per l'occasione venne organizzata una enorme festa con tanto di ricevimento a palazzo e un gran ballo in serata. Come potete immaginare fu, al contrario, un giorno di disperazione, per sua madre... Vittoria adesso aveva diciotto anni ed il re era ancora in vita!



A quel punto la duchessa e l'inseparabile Conroy si giocarono il tutto per tutto: si presentarono da Vittoria per costringerla ad accordare a lui la carica di suo segretario personale e tesoriere, o di affidare a lei la reggenza fino a quando avesse compiuto 21 anni. Le dissero che il paese la sosteneva solo grazie all'azione di sua madre. La supplicarono arrivando perfino a minacciarla di chiuderla in una stanza senza cibo. Vittoria non cedettee; per sua fortuna, non dovette resistere a lungo.

Nelle prime ore del 20 giugno il re morì.
Alle sei di mattina a Kensington Palace, Vittoria era ancora in camicia da notte quando l'arcivescovo di Canterbury e il gran cancelliere bussarono alla sua porta e le annunciarono che era la nuova regina.

La prima cosa che Vittoria chiese fu di essere lasciata sola per un'ora, la seconda, che il suo letto fosse finalmente spostato dalla camera della madre (beccati questo vecchia megera!!).
Adesso era la regina della più grande potenza al mondo: ce l'aveva fatta.


E' stata una giovane donna combattiva e poco amata, salita al trono contro le aspettative di tutti e a dispetto dell'ambizione della madre, che la voleva regina solo a proprio beneficio.
"Ricorderò sempre questo giorno con immenso orgoglio"
scrisse il 28 giugno del 1838, quando fu incoronata. E non c'è dubbio che si fosse meritata sia la corona che quello scatto d'orgoglio.

Coronation portrait by George Hayter

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