martedì 15 novembre 2011

Shakespeare drammaturgo geniale o grande inganno?

Il 18 novembre uscirà nelle sale il film Anonymous di Roland Emmerich, basato sulla controversia dell'attribuzione delle opere di Shakespeare, secondo la quale le opere del drammaturgo sarebbero in realtà state scritte da un aristocratico elisabettiano, Edward de Vere, diciassettesimo conte di Oxford. Il film parla della vita di Edward de Vere dalla sua infanzia fino alla vecchiaia.

Edward de Vere è un bambino prodigio nel campo della letteratura e figlio illegittimo della regina Elisabetta I. Il ragazzo viene cresciuto da William Cecil, primo consigliere della regina, e ignora di essere il figlio della sovrana. Durante l'adolescenza il suo genio poetico seduce la madre e i due finiscono per diventare amanti. Nonostante la stima che la madre ripone nei suoi confronti, le opere di Edward non vengono mai pubblicate, dal momento che viene sempre ostacolato dalla censura dei potenti burocrati di corte. Nonostante ciò, verso la fine dell'età elisabettiana, Edward trova un modo per mettere in atto le sue opere: attribuisce tutto il suo lavoro ad un sempliciotto di nome William Shakespeare che diventa così il suo "frontman" segreto.
A far da cornice a questa vicenda vediamo gli intrighi che ci furono tra la famiglia Tudor e la famiglia Cecil per decidere il successore della regina Elisabetta I.

Sono numerosi quelli che dubitano della paternità delle opere di Shakespeare, o addirittura della stessa esistenza dello scrittore, nato nel 1564 e morto nel 1616.

In passato, a causa della scarsità di notizie sulla sua vita e la sua istruzione, sono stati avanzati diversi dubbi sull'identità del drammaturgo. Come autori delle opere sono stati citati nomi come:
  • Edward de Vere, 17º conte di Oxford, colto nobiluomo della corte elisabettiana che avrebbe potuto continuare la propria giovanile attività poetica sotto uno pseudonimo per motivi di decoro. I sostenitori di questa ipotesi prendono il nome di oxfordiani; essendo de Vere morto nel 1604, essi assumono estremi di composizione delle opere differenti rispetto alla cronologia stratfordiana.
  • William Stanley, sesto Conte di Derby, genero di Edward de Vere.
  • Francesco Bacone, celebre filosofo e scrittore, che avrebbe scritto le opere teatrali sotto uno pseudonimo.

  • Christopher Marlowe, altro autore teatrale che non sarebbe morto nel 1593 come si ritiene, ma avrebbe svolto attività di spionaggio per la corona e avrebbe continuato la propria attività letteraria con un falso nome.

  • Ben Jonson

  • Thomas Middleton
  • sir Walter Raleigh, forse in collaborazione con Francis Bacon
  • Mary Sidney contessa di Pembroke
  • e la stessa regina Elisabetta I.
In realtà da ragazzo Shakespeare aveva frequentato la Grammar School, sapeva almeno leggere il latino e inoltre avrebbe potuto conoscere qualcosa del mondo romano attraverso le traduzioni dei classici; un po' di francese lo aveva forse appreso dalla famiglia di rifugiati presso la quale aveva abitato, e le maniere dell'alta società avrebbe potuto impararle dal Conte di Southampton oppure facendo ricorso alla sua intelligenza pronta e duttile. I più recenti studi shakespeariani hanno affermano ormai senza alcun dubbio che lo Shakespeare nato a Stratford on Avon è l'autore materiale delle opere che gli furono attribuite.

Vi lascio con un'ultima piccola curiosità simpatica, che forse non tutti sanno: il nome della moglie di Shakespeare era Anne Hathaway (di otto anni più anziana di lui, che sposò il 27 novembre 1582, all'età di diciotto anni).
Si potrebbe quindi dire che l'attrice sua omonima dei giorni nostri fosse una predestinata alla fama...

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