martedì 11 ottobre 2011

Stranezze e falsi miti giapponesi

Nell'ultimo post ho parlato del Giappone, una delle mie terre preferite, che svetta in cima alla mia lista de "i posti da visitare quando avrò un po' di $$", così oggi vi parlo di un po' di particolarità che contraddistinguono la sua popolazione.
Premetto che ammiro molto il loro rispetto per le cose e per le regole, se qui in Italia adottassimo anche solo la metà delle loro attenzioni forse riusciremmo a migliorare un po' la qualità della vita!

Per prima cosa voglio sfatare un luogo comune...
  • ...la famosa mascherina bianca non viene utilizzata a causa dello smog ma per coprirsi naso e bocca quando si è raffreddati, come segno di rispetto verso le altre persone, in modo da non contagiarle o per evitare in primavera reazioni allergiche ai pollini.

  • "Banzai" non significa ciò che pensiamo noi, in realtà serve ad augurare 10000 anni di felicità!

  • Nelle scuole giapponesi non esistono i bidelli: sono gli studenti insieme agli insegnanti a riordinare e pulire le aule, compresa la pulizia di porte, finestre e pavimenti. Per i bambini andarci è molto divertente: arrivano molto prima dell'inizio delle lezioni e si fermano anche nel dopo scuola. Potreste averlo già notato nei cartoni giapponesi ad esempio ne "Le situazioni di Lui e Lei".


  • Nel loro lavoro sono precisi, meticolosi, non commettono errori ma non sono velocissimi! Si fermano a fare gli straordinari fino a tarda sera non perchè siano degli stacanovisti ma perchè non sono riusciti a svolgere nel normale orario quanto pianificato per la giornata.

  • Quando si mangia non bisogna avvicinare la bocca al piatto ma il piatto alla bocca.


  • In alcune stazioni della metropolitana, davanti ai binari, sono presenti degli specchi, per ridurre il numero di suicidi sulle rotaie dei treni! Si pensa infatti che il suicida, vedendosi allo specchio mentre sta per saltare, ci ripensi e non lo faccia. Il biglietto del treno si può pagare appoggiando il proprio cellulare (che può fungere da carta di credito) ad uno speciale rilevatore posto vicino ai tornelli per l'accesso alle linee ferroviarie. E tutti pagano!
    Invece, nelle metropolitane esiste il cosiddetto "butta-dentro" delle ferrovie nazionali che risolve un problema giapponese di etichetta: il passeggero è determinato a entrare per raggiungere in orario il posto di lavoro, ma le porte della vettura non si chiudono finchè non è entrato o non è uscito. Gli altri passeggeri sono troppo educati per interferire, così, con perfetti guanti bianchi, lo si aiuta a decidersi.

Da notare con quanta educazione aspettano in fila il loro turno!
  • Nelle strade di città, ogni 100-200 metri (a volte meno), trovi distributori di bevande, sia calde che fredde. Ce ne sono per ogni gusto!

  • Quando il cognome della donna è più importante di quello dell'uomo, i figli prenderanno il cognome della madre invece che del padre. Finalmente un po' di parità dei sessi. Allo stesso modo non esiste la cavalleria maschile, se davanti ad una porta date la "precedenza" ad una donna questo risulta strano.

  • La tavoletta del water è riscaldata e il bidet incorporato con tastiera computerizzata.
Fra l'altro nei luoghi pubblici non sono rari i cartelli che insegnano il giusto modo per "liberarsi".

  • La profondità dell'inchino è proporzionale all'importanza della persona che si ha davanti.


  • In tutte le grandi società del Giappone, è buon uso prima dell'inizio del turno di lavoro, ripassare tutti assieme le regole del lavoro o fare un po' di ginnastica di riscaldamento. I sondaggi hanno rivelato che l'allenamento mentale e fisico migliora la qualità del lavoro e depenna lo stress a fine giornata.

  • In Giappone quando c'è un terremoto compare ISTANTANEAMENTE su tutte le televisioni un messaggio automatico in tempo reale che informa dell'intensità, della zona colpita e se c'è il rischio di uno tsunami.
  • A Tokyo come nelle altre metropoli giapponesi, i bambini delle scuole prendono la metropolitana per tornare a casa da soli, infatti la delinquenza è pari a zero!
  • Le biciclette viaggiano sul marciapiede, non per strada come da noi.
  • Nelle ditte giapponesi non esiste il medico aziendale che va a controllare se i dipendenti sono davvero in malattia o hanno fatto finta e sono in giro a divertirsi, semplicemente perchè hanno un maggiore senso di responsabilità rispetto al nostro.
  • Alle casse dei supermercati è presente un contenitore colmo di monetine da 1 Yen (0.0064€) che è messo a disposizione gratuitamente dal supermercato stesso. Se ne possono usare fino a 4, così per esempio se devi pagare 83 Yen di spesa, dai alla cassiera 80 Yen di tasca tua e i 3 Yen rimanenti li prendi dal loro contenitore e glieli dai, per evitare di ricevere monetine (inutili) da 1 Yen come resto. E se rimangono in tasca queste monetine, solitamente vengono usate come offerta per la preghiera al Buddha del tempio più vicino.
Per ora vi lascio tornerò magari in seguito con altre curiosità. Prima però vi posto un po' di foto curiose a random...

11 commenti:

  1. Sei molto informata al riguardo di Giappone. Questo mi piace molto. Da oggi in poi visiterò il tuo blog più spesso e sperò tanto che troverai dei argomenti interessanti da condividere con noi.

    Marta

    RispondiElimina
  2. Grazie. Sto preparando un altro post sulle strampalate invenzioni dei giapponesi (dico strampalate ma alcune cose ammetto che le comprerei, molte solo per curiosità ;p ).Ripassa quando vuoi ti aspetto...
    A presto

    RispondiElimina
  3. Ciao! Spero proprio che pubblicherai questo nuovo post e ammetto che non vedo l'ora di potterlo leggere e commentare.=)
    Al più presto!

    Marta

    RispondiElimina
  4. Ho appena letto il tuo post pubblicato il 20/11/2011 e devo dire che alcune di queste invenzioni sono utili e che forse io gli comprerei per curiosità.
    Appena ne pubblicherai uno nuovo lo leggerò subito.

    Marta.:)

    RispondiElimina
  5. il giappone e la sua popolazione mi ha sempre affascinato e condivido il tuo pensiero, ma da grande viaggiatore che sono dovuto anche al mio lavoro, ogni volta che mi trovavo in un paese dove tutto era perfetto e preciso alla lunga mi faceva venire il mal di casa.
    ritengo anche io che il rispetto delle regole sia una cosa utile per tutta la comunità, e anche vedere strade pulite, marciapiedi immacolati, giardini curati ecc ecc ma tutta questa ... precisione alla fine stanca.
    la natura non è ordinata, ha il suo caos che ai nostri occhi appare sotto forma di perfetta armonia quindi anche gli artefizi degli uomini devono avere le sue ... imperfezioni.
    complimenti per la tua passione, e per come riesci a trasmettere a chi ti legge piacevoli scorci del tuo pensiero e scusa se mi sono permesso di dare un contributo non richiesto:)
    namastè
    Ivan

    RispondiElimina
  6. Non hai tutti i torti, io sfortunatamente non ho mai avuto la possibilità di viaggiare e luoghi simili li ammiro solo tramite il web, ma in effetti troppo ordine e troppa rigidità delle regole suppongo anche io che alla lunga stanchino!
    Ma del resto l'erba del vicino è sempre la più verde ;-)
    Grazie per il contributo, scambiare idee mi fa molto piacere, spero che tornerai a trovarmi!

    RispondiElimina
  7. Avete ragione, ma io penso che l'ordine e le regole vanno più che bene. Certo esse stancano, ma aiutano a mantenere l'ordine.
    Viaggiare è una bella cosa e per esperienze che ho avuto posso dire che mi piacerebbe molto visitare Giappone e le altre isole che si trovano nel sud- est dell'Asia. Purtroppo non sempre si ha possibilità, nel mio caso la causa che mi lega è lo studio. Mi fa piacere condividere i vostri commenti e spero tanto che non vi dispiacia.
    A presto :)
    Marta

    RispondiElimina
  8. ciao Alex,
    come vedi sono tornato a far visita ma era più per vedere la tua reazione al mio commento e devo dire che fà sempre piacere quando si incontrano (anche se virtualmente) persone che come te desiderano veramente "scambiare le idee" con il prossimo invece di voler a tutti i costi "imporle" a chi le legge!
    non entro nella discussione sulle "regole" perchè fuori luogo visto che il tuo blog parla di altro e nel salutarti rinnovo i miei complimenti per la tua Visione del mondo:)
    Namastè
    Ivan

    RispondiElimina
  9. Anche io amo l'ordine Marta ma a volte un po' di trasgressione mi serve o finisco per impazzire.

    Ciao Ivan!
    Mi piace molto chiacchierare anche per scoprire cose nuove, sono molto curiosa e la cultura degli altri paesi mi affascina molto, soprattutto quella di Cina e Giappone.

    RispondiElimina
  10. una piccola riflessione sul tuo pensiero:
    "sogno di viaggiare e vedere ogni angolino del mondo..."
    Se solo ricordassimo a noi stessi che "ogni viaggio inizia dalla terra che abbiamo sotto i piedi" forse dovremmo fare una bella riflessione prima di metterci in marcia :)
    ciao ciao

    RispondiElimina
  11. Credimi, apprezzo molto la mia terra, ho la fortuna di vivere in un luogo ricco di storia e arte ed il semplice fatto di amare luoghi lontani non mi impedisce di apprezzare la terra su cui cammino.
    Ovviamente scatena più curiosità un posto mai visto che qualcosa che ho la fortuna di vivere quotidianamente!
    A presto

    RispondiElimina